Per gentile concessione dell'autore
son sonaglio di gente seduta
a tavoli per bene distinti oltre
una penna bianca avorio avara
ch’attende alla banchina
delle boccate del suo sigaro.
america burla dei tuoi ideali
Hemingway scrive girato
chino sulla sua storia vera
disteso dalle lacrime.
Brancaleone amatore seduci
col tuo sguardo d’attore dannato
una paglia di sbieco stantuffa
la carrozza del tuo fascino
e tu lì a far credere a due belle
ch’ora sei notte buia
e lo per te le stelle.
io vivo d’un amore infinito
trino primo e indivisibile
cuocio a fuoco lento
le passioni croccanti
delle cialde dei desideri
sapore amore per tutti
tra’l fumo brillante di sguardi
Parigi m’illumina poesia.
la voce del piano sa di canto
d’incanto del nobile del velluto
della regalità dei mantelli dei popoli
dell’arcobaleno che come zampilli
son botti d’artificio dipinti musica
come la voce ferma d’un uomo
elegante si specchia dalla punta
dei piè noir alla piazza del cilindro
inarrestabile forza a cascata
in pozze lucide di note spruzzate
mosaico vacuo d’un allegro libero
ch’a’l sapore sottile
del dondolarsi delle dita e per moglie
la melodia tinta poesia.
un profumo balla con la mi
bella di notte rincorsa
da un giullare al guinzaglio
d’un pianista stupito
che più non tiene il passo
e spesso si fa trascinare
Ivan
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